La Chiesa di Sant’Agostino (secoli XIV-XVIII), “demaniata” nel 1810, nel 1932 fu sconsacrata e trasformata in sala per conferenze, successivamente in sala cinematografica parrocchiale; il campanile presenta elementi gotici. Nel 2001 sono iniziati i lavori di consolidamento e di recupero funzionale, con destinazione a sede definitiva del Museo Vescovile di Arte Sacra. Smantellando il pavimento, sono state rinvenute numerose tombe di epoche diverse, scavate su diversi livelli del terreno; nella seconda Cappella della navata di destra è stato riscoperto l’affresco detto della “Madonna del Soccorso”, in gran parte perduto, attribuibile al Pagani di Monterubbiano (sec. XVI). Il convento, “demaniato” pure nel 1810, nel 1874 divenne la residenza vescovile e la sede degli uffici della curia e dell’archivio della diocesi; dal 1992 è soltanto sede dell’archivio, ordinato e ricco di documenti a partire dal 1572.