Il primo piano del palazzo del Podestà fu trasformato in Teatro Comunale con il progetto di Pietro Maggi a partire dal 1790; pur incompleto, fu aperto al pubblico nel 1824 con il nome di “Teatro del Leone”. Fu completato nel 1843 con il progetto di Filippo Bassotti. Modifiche sostanziali vi furono apportate sia all’interno che all’esterno negli anni 1867-76, sotto la direzione di Pietro Dasti. A dipingere l’intero teatro fu chiamato Luigi Ruffini di Falerone, il quale nel soffitto dipinse, fra l’altro, in sei medaglioni, i ritratti di tre letterati autori di opere teatrali: Metastasio, Alfieri, Goldoni, e tre musicisti compositori: Bellini, Rossini, Verdi; il fratello Giuseppe dipinse il sipario, che presenta la scena della “Virginia ripana” (fatto cruento accaduto nel 1515); dopo i lavori di restauro e di consolidamento del teatro, per esigenze di praticità, il sipario “storico” fa da fondale. Nel 1894 al teatro fu cambiato il nome e fu intitolato a Luigi Mercantini. La planimetria è ad U (ricorrente nel secolo scorso); i palchi sono cinquanta: 16 al primo ordine, 17 al secondo ed al terzo. Dal 1979 in poi sono stati eseguiti lavori di consolidamento e di restauro, riguardanti sia iI Palazzo del Podestà, sia il Teatro Mercantini.